venerdì 17 marzo 2017

110 e more

Amnesia e tequila.

Volevo la toda gioia del Messico, i compagneros e l'ammore delle mangrovie, nuovamente come per il 2007.

Quanta vita intorno a me. Vedo con il cuore degli altri.
Sono inciampato. Recidivo.

Alzo gli occhi al cielo vedo tre arei volare.
Tra un pò ne prenderò uno anch'io penso. Ne prendero uno dopo 2 anni per ritornare nell'isola che non c'è. Malta.
Avrei dovuto lasciarci il cuore e invece me lo sono portato per condiverlo per tre anni tra Napoli e Firenze.

Ho gli occhi pieni di sogni e le mani vuote.
Li sbarro finche non mi lacrimano. Li chiudo e tiro un sospiro lungo quanto i 44 piani del palazzone di fronte. Questo Marzo senza tempo e senza fiato. Chiuso nell'antro di respiri multipli.

Mi ritrovo a casa, solo e senza scarpe dopo aver molestato via Pantaneto, baciato.

giovedì 29 settembre 2016

Una mattina che senti tutta sulle spalle

Esco fischiettando.

Mentre aspiro con profonda soddisfazione la prima botta di catrame della giornata con il sorriso sulle labbra, rifletto su questa frase: "Liberi , liberi siamo noi, però liberi da che cosa ..chissà cos'è..."

Mi fermo sono in anticipo, mi siedo sulla panchina che brilla di diamanti in questa giornata cristallina e gelida.
Penso a G.. Sorrido. 
Penso alla to do list del giorno e tossisco per la Marlboro rossa. Ho preso a fumare le rosse con disinvoltura, la mattina tossisco come su Bastardo mi prendesse a legnate sulla schiena.


In fila dal tabaccaio.
Un signore di mezza età con i capelli unti e puzzolenti di peroni, è fermo da un pò di minuti davanti il bancone come si sta davanti al bancone dei surgelati a scegliere la sbobba del giovedì sera.
Sapete quei giovedì sera in cui torni a casa stanco dell'umanità ipocrita e ti scongeli i tuoi bastoncini del cazzo nel microonde ?


Questa mattina la sento già sulle spalle.




venerdì 1 gennaio 2016

Fine anno 2015

Cari fottutissimi amici per quest'anno vi auguro la diversità. Che possiate cogliere le somiglianze per capire le differenze. 

Cari cosiddetti amici per quest'anno vi auguro la leggerezza. Che possiate godere senza cercare qualcosa e chiedervi chi è stato. 

Cari preziosi amici per quest'anno vi auguro desideri di filo. Che possiate desiderare siempre perchè i bisogni si esauriscono. 

Cari nemici per quest'anno, ora e sempre, vi auguro il perdono. Che possiate stringere tra le vostre mani rosari di filo spinato. 

Pregate. 


 Ciao 2015.

martedì 22 dicembre 2015

Mi cercarono l'anima a forza di botte

La notte di Halloween i fantasmi di un povero diavolo senza nome si sono catapultati su di me. Estraniato mentre mi coprivo le tempie, incassavo.
Mi piegavo, mi rialzavo, cantavo nella testa "Più non arrossii nel rubare l'amore..."

Il vino trasforma l'uomo a sua immagine e somiglianza.

Sentivo G. urlare e nella mi testa A. inveire contro: "DAIIIII Diretto destro, diretto sinistro e gancio, culla e gancio sinistro".
Ma intanto incassavo barcollando. Non reagivano più.

Estraniato pensavo: "A rubargli il mistero di una mela proibita..."

Un pugno di rancore mi rimane in mano!


Io penso e questo accadrà che
 "Quando la fortuna sorride a una cosa violenta e turpe come la vendetta, sembra essere la prova assoluta non solo che Dio esiste, ma che stai facendo la sua volontà."









Compagni di....

Dicembre 2014

Il mio compagno di stanza adotta nei miei confronti un atteggiamento alquanto STRANO:
- Entra in camera mentre studio e si fa il segno della croce.
- Entra in camera e dice qualcosa di cattolico in latino
- Entra in camera e dice abbiate fede.
Dice che è diversamente cattolico, e io sono agnostico.
Vuole indottrinarmi? ha visto in me il nuovo cristo? Non capisco perchè lo faccia....
VOI CHE DITE?
Tutto sommato gli voglio bene come quando trasformo il vino in vomito.

Mattonelle, Ciglia e l'autunno più piumoso che conosco.

21 Settembre 2015

L'autunno ha bussato finalmente.
Quest'anno in maniera inaspettata coperto dalla carta velina rosa di quest'estate. Irrompente e pesante come questa nebbia a Mi.


Ho preso un melograno e l'ho stretto forte per berne gocce che scivolavano dalle nocche.
Benvenuto Autunno, brindato a Bo e arrivato più a Nord.
Godo del tuo piccolo sole e dei tuoi frutti.
Intanto immersa tra sciarpe rosa e viola di lana a trama grossa con le sole ciglia visibili vedo G.

Cos'è che manca?

Ballare in cucina. Preparare una cena sul balcone: cacio e pepe. Tondi e porosi paccheri annaffiati da un vinello. Tenerla per i fianchi e baciare il so sorriso. Guardarla mentre sogna chissà mentre mi scruta da quelle ciglia che carezzerebbero ogni sguardo.
Con un vestitino rosso e leggera sulle punta dei piedi G. apparecchia per due con la luce di una candela in un barattolo di vetro. Adoro.

Parliamo delle sue paure, parliamo delle sue mancanze. Io sorrido. F. viene e gli offriamo del pecorino con del miele. Ho un confronto con lui, studia più o meno le stesse cose che ho studiato io: interaction design.

G. mi guarda e brindiamo. Questi pochissimi mesi di serendipity e mattonelle mi fanno sentire pieno con lei. Non chiedo nulla. Sono sereno...

Una mattonella di pochi centrimetri per i nostri piedi per esprimerci nel mondo.
Una ciglia lunga e ruvida da stringere nei polpastrelli per trattenere la gioia.

Mattonelle e ciglia. Quanta energia creativa.
Desideri ne ho, stelle perse e ritrovate. Alla mia luna dal sorriso a tagliola ho parlato e mi ha fatto l'occhietto.
Sogno o son desto?

Lei sorride. G. al mattino le bacio il sorriso, gli occhi e il naso.








Ho un immagine in testa e non riesco a parlarne

Sembra che il tempo che passa senza guardare l'orologio quando arrivi maggio si profuma di libri e giardini.
Al piano di Ciranő e Romeo seduti a terra tra i scaffali di libri, a gambe divaricate, a parlare di come immaginare come saremmo da grandi.
        Sembra che il tempo che passa senza contare le nuvole nelle nostre menti quando arrivi maggio si profuma di frolla e fiori bianchi e si ferma a tremare.
Nel labirinto di Cicerone dal C80 al C84 su di una scala a mangiar ciliege e a pensare a un giardino pieno di lucine.
Sembra che maggio lo trattenga il tempo e lo trascina con se. Respira, vive..
Questo perche siamo a maggio. Ma i suoi fratelli e sorelle della costellazione di questo tempo, non sfuggono neanche al loro tempo, essi non ci sfuggono.
Irrompe come un tonfo nel petto
Siamo sfuggiti o solo io ne sono rimasto intrappolato?


Apparentemente calmo.
Ho sognato impiccati. E come sempre adoro il flusso di coscienza.
Per me puoi prendere la statale. Verrò a guardarti per ricordarmi della dignità.
Sei nuda ormai. Dannato il tuo sguardo che per un pà ha fatto i miei giorni.
Rimane il silenzio e la vanità di quel caldo pomeriggio di Giugno. Umido, frettoloso, ubriaco, indenne.


05/2015
Il mese delle fragole