martedì 22 dicembre 2015

Ho un immagine in testa e non riesco a parlarne

Sembra che il tempo che passa senza guardare l'orologio quando arrivi maggio si profuma di libri e giardini.
Al piano di Ciranő e Romeo seduti a terra tra i scaffali di libri, a gambe divaricate, a parlare di come immaginare come saremmo da grandi.
        Sembra che il tempo che passa senza contare le nuvole nelle nostre menti quando arrivi maggio si profuma di frolla e fiori bianchi e si ferma a tremare.
Nel labirinto di Cicerone dal C80 al C84 su di una scala a mangiar ciliege e a pensare a un giardino pieno di lucine.
Sembra che maggio lo trattenga il tempo e lo trascina con se. Respira, vive..
Questo perche siamo a maggio. Ma i suoi fratelli e sorelle della costellazione di questo tempo, non sfuggono neanche al loro tempo, essi non ci sfuggono.
Irrompe come un tonfo nel petto
Siamo sfuggiti o solo io ne sono rimasto intrappolato?


Apparentemente calmo.
Ho sognato impiccati. E come sempre adoro il flusso di coscienza.
Per me puoi prendere la statale. Verrò a guardarti per ricordarmi della dignità.
Sei nuda ormai. Dannato il tuo sguardo che per un pà ha fatto i miei giorni.
Rimane il silenzio e la vanità di quel caldo pomeriggio di Giugno. Umido, frettoloso, ubriaco, indenne.


05/2015
Il mese delle fragole



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