Ogni volta sempre peggio.
La mia anima porta il peso di tutta la sensibilità. Sguardi
che non si incrociano per trattenere lacrime.
Il ragno sul petto di questa mattina mi aveva avvertito che la tela aveva catturato qualcosa.
Il ragno sul petto di questa mattina mi aveva avvertito che la tela aveva catturato qualcosa.
Dieto i mie grandi fanali Rayban (16/17) ridevo ma non
riuscivo neanche a dire ciao, a presto.
Un abbraccio non forte, due carezze e un ci vediamo presto.
Forte come un leone e coraggioso come una tigre.
Devo dimostrarlo a me stesso, ora come ora puoi solo farti scudo della sicurezza d’appoggio che ti offrono gli altri. Il cambiamento.
Vogliamo pensare al destino? Alle coincidenze ? Le ultime lacrime quelle che ricordo mi hanno innaffiato per bene il terreno. Tutti ricordano coincidenze importanti, perché non ci riesco?
Sono stanco di pensare, di tessere, di aspettare.
La "mia prima donna" che ti tratta male per non piangere non ti guarda e non dice niente ti abbraccia solo.
Il mio "caporale" che batte 5 e io che rido.
La "regina del casato" e i "piccoli principi" che mi chiedono neanche parto, ma quando torno. Vorrei tutti dove vado: vorrei le persone nel luogo in cui vivo meglio.
La fiducia non ha prezzo.
Io che non so cosa sia la fiducia nei rapporti so che è semplicemente inestimabile ecco perché non riesco a darla ai comuni mortali. Ho un nodo in gola ora è sorrido.
Stanotte ho evitato tanti pensieri e mi sono accorto che non si può elemosinare nella solitudine e nella tristezza amore. Nel bene e nel male; al di là del bene e del male deve esserci amore. Io sono pazzo d'amore.
L'ho persino scritto sulla porta della mia camera.
"Bisogna cercare di alleggerire l'animo.
Il mio essere porta con se tuto il peso delle cose sensibili."
C.
"Ti piacciono le conchiglie?. Voglio farti uno scacciapensieri"
Inutile camuffarsi due occhioni grandi e tristi e, la sensibilità di quella donna, accasciata come un cane al mobile, mi guardava abbandonata. Piangeva, piangeva lei. Come se fosse stato l’ultimo nostro saluto. L’ultimo.
“Quando facciamo un’altra mangiata?”… Me ne stavo andando senza salutare.
F. rideva, nei suoi
piccoli occhietti da cinese, non riuscivo a distinguere se rideva per non commuoversi o perché mi sono emozionato.Un abbraccio non forte, due carezze e un ci vediamo presto.
Forte come un leone e coraggioso come una tigre.
Devo dimostrarlo a me stesso, ora come ora puoi solo farti scudo della sicurezza d’appoggio che ti offrono gli altri. Il cambiamento.
Vogliamo pensare al destino? Alle coincidenze ? Le ultime lacrime quelle che ricordo mi hanno innaffiato per bene il terreno. Tutti ricordano coincidenze importanti, perché non ci riesco?
Sono stanco di pensare, di tessere, di aspettare.
La "mia prima donna" che ti tratta male per non piangere non ti guarda e non dice niente ti abbraccia solo.
Il mio "caporale" che batte 5 e io che rido.
La "regina del casato" e i "piccoli principi" che mi chiedono neanche parto, ma quando torno. Vorrei tutti dove vado: vorrei le persone nel luogo in cui vivo meglio.
La fiducia non ha prezzo.
Io che non so cosa sia la fiducia nei rapporti so che è semplicemente inestimabile ecco perché non riesco a darla ai comuni mortali. Ho un nodo in gola ora è sorrido.
Stanotte ho evitato tanti pensieri e mi sono accorto che non si può elemosinare nella solitudine e nella tristezza amore. Nel bene e nel male; al di là del bene e del male deve esserci amore. Io sono pazzo d'amore.
L'ho persino scritto sulla porta della mia camera.
"Bisogna cercare di alleggerire l'animo.
Il mio essere porta con se tuto il peso delle cose sensibili."
C.
"Ti piacciono le conchiglie?. Voglio farti uno scacciapensieri"
Inutile camuffarsi due occhioni grandi e tristi e, la sensibilità di quella donna, accasciata come un cane al mobile, mi guardava abbandonata. Piangeva, piangeva lei. Come se fosse stato l’ultimo nostro saluto. L’ultimo.
“Quando facciamo un’altra mangiata?”… Me ne stavo andando senza salutare.
La sensibilità è un dono di pochi."
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