martedì 5 marzo 2013

Il sogno ricorrente

Pochi tratti e ben delimitati, potrebbero rivelarsi in questo quadro Wheat Field with Rising Sun
(Campo di grano al sorgere del sole), di Van Gogh
Immaginate di avvicinarvi lentamente al quadro cercando allo stesso tempo con chirurgica attenzione di scernere i colori.A primo impatto si notano il giallo, il blu, il rosso, insomma i colori che saltano all'occhio e il tipo di tratto.
Avvicinandosi ancora di più si arriva al particolare e quei colori che sembravano isolati sono ora sfumature con i colori a loro adiacenti: quello che era il rosso ora è l'arancione perchè, se da lontano sembrava accostato al giallo ora sono un tutt'uno e cioè una sfumatura. Inoltre ci si accorge che il tratto è cambiato, in alcune parti è più marcato in altre più leggero, in altre ancora sbava, ancora in alcune è fluido o scivola meglio con l'armonia complessiva del disegno.
Più si è vicini più è difficile distinguere i colori e separarli. 


Il mio sogno ricorrente è questo :avvicinarsi al quadro man mano e tentare di scomporlo in colori per riposizionarli sulla tavolozza. Mi avvicino talmente tanto che dopo un pò sono nel quadro, vi lascio immaginare come possa essere difficile distinguere i colori differenziarli e catalogarli per riporli sulla tavolozza. Infatti nel quadro, dentro il quadro gli oggetti che da fuori il quadro erano "piatti" e cioè privi di tridimensionalità ma aventi solo la prospettiva di profondità, ora sono difronte a me con tutte le loro sfumature reali da cui il pittore ha solo tratto l'essenza per esprimere con poche pennellate la sua riconoscibilità oggettiva (ad es. quattro pennellate per dipingere una sagoma, rimandano a un uomo, insomma i segni che Pierce S. indicava come icone).

Ho iniziato a fare uno stage retribuito di 150 ore nella biblioteca di Siena.
Il mio compito è quello di rimettere a posto i libri, in modo ordinato seguendo la catalogazione che hanno sull'etichetta incollata sul loro dorso.
La struttura dell biblioteca è come un labirinto diviso su due piani. La mia mappatura mentale ancora deve ricongiungersi con quella della biblioteca e cioè su dove sono i luoghi di deposito dei libri appartenenti a quella determinata materia. 
Muovermi nei meandri della struttura per sistemare i libri, cercando con lo sguardo lo scaffale la numerazione e"alfabetizzazione" progressiva  corrispondente, è per me come vivere il mio sogno ricorrente ad occhi aperti.

Se qualche psicologo, psichiatra leggesse questo malato post che risponda. 

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