Il destino sta nel tre. Io sto nel tre.
Vigotskij l'avrei conosciuto molto volentieri, curioso della vita e tenace nel credere nel suo progetto. Il comunismo gli fece un torto. E gli americani approfittarono del male.
Ogni giorno creo situazioni immaginarie senza rispettare regole, e ogni giorno rispetto regole per giocare mentalmente col destino.
Roboticamente parlando c'è poco da dire, ma riguardo l'apprendimento ho "costruZionato" la mia infazia per ricordi e tirato fuori situazioni scolastiche ormai dimenticate.
E' stata una seduta "Gestalt".
Mindstorms di Papert, secondo la mia modesta e inutile opinione,
è la base di tutto quello che oggi non è ancora cambiato.
Leggere questo libro, non più in commercio, è assimilare una profezia.
Quello che non ci piace fare è perchè non riusciamo a farlo. Non riusciamo a farlo perchè è una "scocciatura mentale". Se solo avessi appreso la matematica senza accorgermene e senza fare il vuoto nella testa per imparare tutto, non mi sarei mai iscritto a lettere.
Io da piccolo giocavo a guardie e ladri, a fare il papà e il pappa, a calcio in un vicoletto, a nascondino, a un due tre stella, a lupo mangiafrutta, acchiapparello, allestivo bancarelle per vendere le mie cose, castelli di sabbia e muri di gomma.Tre bambini e tre sconosciuti. Ero un ragazzo immaginario.
Imiei giochi i tuoi giochi.. ed ora compagni di merende cosa siamo da grandi?
Quello che eravamo ha giocato un ruolo nella crescita?
Io continuo a giocare.
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