mercoledì 14 maggio 2014

Crayons draw my night e prototipazione partecipata

Una lampadina da 40 watt, le 3 del mattino, pastelli a matita, colori a spirito, forbici, righelli, matite, gomme, temperino, taglierino, fogli a4, cartoncini e idee sparse.

Due scrivanie l'una di fronte all'altra. Una sigaretta dopo l'altra, rullata, accesa, consumata, riaccesa; un paio di boccate e gettata senza spegnerla nel cocco.

Il mio compagno di stanza M., mi aiuta a colorare le contrade per il mio incontro con i bambini per la prototipazione partecipata.

Le tre del mattino, una corsa contro il tempo. Ridursi sempre all'ultimo momento con la separazione in testa di diversi pensieri.

La vicina di casa, R., mi invia un messaggio per venire a cucinare, non ha più gas nella bombola. Non rispondo neanche, non voglio correre il rischio, che l'intuito mi allerta, di farla entrare a casa, la sua amichetta bionda. Questo perchè a M. darebbe molto fastidio.
L'errore è stato di aver raccontato tutto per coprirsi di un soprabito più elegante come pèer apparire più affascinante. Un errore.

M. è molto preciso, bada al dettaglio e questo mi fa piacere. Copia e calca con minuzia di particolari e colori. Abbiamo cenato insieme e i suoi discorsi mi avevano affascinato: "La follia non si insegue".

M. caccia fuori nel silenzio della notte la rivelazione  ai miei pensieri messi da parte. Affascinato da questa canzone, essa è diventata la mia necessità ad avere risposte da me stesso per conto di altri.

Come se fossi consapevole del ramo seccato di Sakura. E non ho fatto niente nella speranza che la natura con la sua capacità di essere flessibile e, in particolare come un albero che affonda le radici finchè non trova sostentamento, Sakura avrebbe curato per l'estate i suoi fiori.

Ho trattenuto il cry nel crayon rosso vivo della contrada del drago, mentre prfilavo il mio animale guida. "Il cor che m'arde in petto divien fiamma in bocca".

Tra pochi giorni sarò da lei.

Sto facendo caso alle coincidenze che vogliono indicarmi il destino?

"Nella vita, l’unico modo per non farsi cogliere impreparati dal destino è tenere d’occhio le coincidenze che ti presenta"
 Marcela Serrano



domenica 4 maggio 2014

Ma l'amore è un profumo?


Guardare il meteo per sapere quando fare una lavatrice. Un sole timido ha accompagnato la mia giornata. Un capitolo un appunto un disegno e via sul balcone a vedere e rigirare i vestiti. Non profumano neanche un pò. Il sole regala i colori e gli odori segnano il ricordo.

Esco a comprare 40 gr. di tabacco secco per rollarmelo compulsivamente tra saliva e tempere di colore. L'odore della calda pasta frolla mi porta in fondo a Via Pispini da Nocino. Mi delizio con un friabile dolcetto con cuore di crema e mele. Ad A. porto un siluro di cioccolato.
Squisiti. Non resisto lo mangio non appena compio due passi per tornarmene a ingobbirmi sui libri.

Suona strano, sto progettando, prototipando e valutando la tesi. Bambini e bambini ovunque.
                                         

Graffiare la plastica per entrare in una bolla di un ricordo?
Correre. Strisciare il dito lungo una mensola polverosa, come se si volesse lasciar traccia.
La presunzione di sapere ed essere consapevoli del male e del bene.

La noia e l'assenza di pensiero mi fanno percorrere per tre volte dal corridoio alla cucina, dalla cucina al balcone, dal balcone al frigorifero. Con noia estrema lo apro, lo tengo aperto guardando ogni singolo prodotto presente, le loro scadenze. Non ho il latte e ho due bistecche scongelate da mangiare al sangue. Non c'è nessun odore neanche aprendo il frigo. Di solito tra limoni piangenti e gocciolanti, cipolle ferite non curate dalla stagnola e vendemmie alla tavernello allietano la mia malinconia.
Non chiedermi di che colore è il cielo, ma chiedimi se profuma.
Dopo questi giorni di pioggia, in cui sono annegato confondedomi scambiando il mare per lacrime, oggi si è intravisto un soffio di sax tra le nuvole rosa e arancioni. Bella la mia valle. I panni si sono asciutti.

L. ti penso. L. ti ho scritto. L. per te semino e aspetto che fiorisca qualcosa nel nostro giardino.
L. vivo nell'ombra del tuo desiderio. L. dall'ombra con una lucina voglio esserci. L. ho il mal d'amore.


L'impossibilità del fare?






But now it has happened,
no use in talking.
The silence between me and you has never had meaning.
It was. Love it, that was all that was asked.
But now it has happened,
no words for the foretime,
the desperation has made me the same,
has made me another.
Who looks at the shape of the fish
grow giant on the side of his bowl,
who walks on the terrace
observing foliage from above,
who hears the snapping of plastic
that wraps like cellophane
bare branches of climbers?
you don´t know, and I
who descend the stairs neither,
I am the same, I am another.


Vaniglia, burro e segatura