Due scrivanie l'una di fronte all'altra. Una sigaretta dopo l'altra, rullata, accesa, consumata, riaccesa; un paio di boccate e gettata senza spegnerla nel cocco.
Il mio compagno di stanza M., mi aiuta a colorare le contrade per il mio incontro con i bambini per la prototipazione partecipata.
Le tre del mattino, una corsa contro il tempo. Ridursi sempre all'ultimo momento con la separazione in testa di diversi pensieri.
La vicina di casa, R., mi invia un messaggio per venire a cucinare, non ha più gas nella bombola. Non rispondo neanche, non voglio correre il rischio, che l'intuito mi allerta, di farla entrare a casa, la sua amichetta bionda. Questo perchè a M. darebbe molto fastidio.
L'errore è stato di aver raccontato tutto per coprirsi di un soprabito più elegante come pèer apparire più affascinante. Un errore.
M. è molto preciso, bada al dettaglio e questo mi fa piacere. Copia e calca con minuzia di particolari e colori. Abbiamo cenato insieme e i suoi discorsi mi avevano affascinato: "La follia non si insegue".
M. caccia fuori nel silenzio della notte la rivelazione ai miei pensieri messi da parte. Affascinato da questa canzone, essa è diventata la mia necessità ad avere risposte da me stesso per conto di altri.
Come se fossi consapevole del ramo seccato di Sakura. E non ho fatto niente nella speranza che la natura con la sua capacità di essere flessibile e, in particolare come un albero che affonda le radici finchè non trova sostentamento, Sakura avrebbe curato per l'estate i suoi fiori.
Ho trattenuto il cry nel crayon rosso vivo della contrada del drago, mentre prfilavo il mio animale guida. "Il cor che m'arde in petto divien fiamma in bocca".
Tra pochi giorni sarò da lei.
Sto facendo caso alle coincidenze che vogliono indicarmi il destino?
"Nella vita, l’unico modo per non farsi cogliere impreparati dal destino è tenere d’occhio le coincidenze che ti presenta"
Marcela Serrano